Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ma

Numero di risultati: 215 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

Le due vie

255059
Brandi, Cesare 50 occorrenze

Le due vie

Ma se questi sono i momenti fondamentali del processo creativo, di qualsiasi processo creativo, era inevitabile che potessero introdurvisi delle

Pagina 103

Le due vie

’esistenza nel suo farsi, né di un futuro escatologico, ma del futuro quale dimensione del tempo reale. La riduzione della vita umana al presente, l

Pagina 109

Le due vie

Ma proprio questa inevitabile antinomia espressione — impressione, ci riconferma che il riconoscimento della bipolarità dell’arte deve essere spinto

Pagina 11

Le due vie

Forma e contenuto aspirano a fornire una prima analisi della struttura dell’opera d’arte e si porrebbero dalla parte dell’autore, ma tale dissezione

Pagina 12

Le due vie

scambio. Questo crescerà o diminuirà a seconda della legge della domanda e dell’offerta, ma il valore d’uso resterà sempre fondamentale. Può avvenire

Pagina 123

Le due vie

Su questa strada doveva prodursi non solo la perdita del trascendente ma anche quella del futuro: l’attuale riduzione al presente. Di per sé né la

Pagina 126

Le due vie

cui si arriva a quel resultato: che potrà essere anche povera cosa, ma sempre designerà un attimo di libertà e non di subordinazione. Nell’Informale

Pagina 128

Le due vie

Ma la dialetticità del rapporto è una dialetticità sui generis. In quanto che, più che un’opposizione di antitesi, ci sarebbe, si tratti di neo

Pagina 129

Le due vie

Ma se la confusione che è stata fatta sinora fra i due punti di stazione e inoltre e soprattutto fra il secondo e il punto di vista (storicizzato

Pagina 13

Le due vie

Ma per decidere che fenomeno-non-è io non potrò neppure confrontarla, come l’oro alla pietra di paragone, con la categoria suprema dell’arte, in

Pagina 14

Le due vie

Ma queste considerazioni, che senza proprio potersi dire ormai acquisite, furono tuttavia già da noi anticipate nel Carmine, danno ragione dei

Pagina 145

Le due vie

La coscienza, in quanto si pone per fine di fissare un certo aspetto intenzionato del modello, ma di conservarne l’esistenzialità, non può passare ad

Pagina 147

Le due vie

sarà l'immagine di quel modello esterno. Si scopre quindi che da questa rata ma non consumata interiorizzazione, con la quale si giunge ad agire solo

Pagina 147

Le due vie

Così con l’informale si è avuto la massima distanza fra fotografia e pittura, mentre ora con la pop-art si stanno riaccorciando le distanze. Ma

Pagina 148

Le due vie

di massimo riavvicinamento, seguono non già un percorso rettilineo ma sinusoidale, e del resto la calamitazione verso la resa dell’oggetto, reintegrato

Pagina 149

Le due vie

quanto resa scrupolosa dell’oggetto, ciò che implica non già mancanza di oggettualizzazione, ma proprio una oggettualizzazione intenzionata sull

Pagina 150

Le due vie

A questa sottilissima analisi si può solo obbiettare, ma è obbiezione fondamentale per noi, che è stata esperita sulla recezione della fotografia

Pagina 153

Le due vie

indivisibile da quella della fotografia e che la fotografia non è un surrogato ma il modo stesso d’espressione del cinema: dove può rientrare suono e colore, ma

Pagina 154

Le due vie

Ma a questo grado superiore, che per noi porterà alla fondazione dell’arte come realtà pura, per il momento ci arresteremo, poiché non riguarda la

Pagina 16

Le due vie

Arrivati a questo punto, ma non prima, la speculazione può dunque salire di grado, e interrogarsi sull’essenza del fenomeno che-non-è-fenomeno e che

Pagina 16

Le due vie

Nell’autore l’atto simbolico della costituzione di oggetto si esaudiva e si esauriva nella formulazione d’immagine, ma nel ricevente le eventuali

Pagina 16

Le due vie

Ma proprio questi esempi chiariscono il problema: il trompel’oeil, se e in quanto possa essere sostituito dall’oggetto stesso o sostituirglisi, ci dà

Pagina 164

Le due vie

Nella pittura fiamminga il prelievo dell’oggetto non avviene in un modo simultaneo, ma ogni determinazione dell’oggetto, isolata a sé, diviene

Pagina 165

Le due vie

In quanto poi al terzo strato, a cui corrisponde l’intento interpretativo più ambizioso, ma anche quello più manifestamente meccanicistico, si fonda

Pagina 181

Le due vie

che inoltre il teschio indica più facilmente il morto che non la morte. «Comunque non è il teschio che parla, ma semplicemente un’iscrizione funeraria

Pagina 186

Le due vie

In base a questa nuova interpretazione il senso della scritta non sarebbe un memento mori ma un incitamento a quelle opere virtuose che sopravvivono

Pagina 187

Le due vie

L’opera d’arte realizza una presenza; ma noi sappiamo che, nel realizzare una presenza, l’opera d’arte si pone al tempo stesso altra dal fenomeno. L

Pagina 19

Le due vie

Se mi pongo di fronte ad un’opera d’arte, può darsi che non la recepisca in me come tale, ma se la recepisco, la sua presenza non sarà meno diretta e

Pagina 20

Le due vie

Di tale intenzionalità non supposta ma effettuale, la verifica è offerta da quelle che si designano come opere d’arte e anche da altre «oggettualità

Pagina 26

Le due vie

Ma l’errore positivista e di un falso scientismo proiettato sulle opere d’arte e sull’estetica sta dunque e soprattutto nel trattare delle opere d

Pagina 28

Le due vie

il messaggio non sembra che ci sia nulla nell’opera d’arte, in qualsiasi opera d’arte, che non possa essere messaggio. Ma il messaggio non è in sé e

Pagina 30

Le due vie

Vediamo se vi siano, al di fuori dell’arte, manifestazioni che presentino una caratteristica così straordinariamente contraddittoria. Ma è chiaro che

Pagina 31

Le due vie

via secondaria e collaterale, proprio come la persona dai capelli rossi e con la cicatrice, ma, in quanto presenza astante, non si può dire neppure

Pagina 32

Le due vie

messaggio è ciò che serve a modificare il comportamento di chi lo riceve 23, e perciò, nel messaggio, quel che conta, non è la sua lunghezza, ma quel che

Pagina 32

Le due vie

Il messaggio dell’opera d’arte non sarà dunque da decodificare come messaggio che struttura l’opera d’arte, ma come la serie dei messaggi che l’opera

Pagina 35

Le due vie

, ma, così dandosi in proprio, non comunica; se comunica, non è in questo darsi in proprio, ma per i caratteri secondari che porterà in sé e che non

Pagina 36

Le due vie

per la valutazione in sé dell’opera d’arte, non rappresentano categorie formali, ma costituiscono i criteri per ricollegare e leggere l’opera d’arte

Pagina 36

Le due vie

, il pensiero sull’arte. Ma ai fini di questo studio è necessario polarizzare l’esame a tre aspetti abbastanza recenti che questo indirizzo critico ha

Pagina 38

Le due vie

Ma noi vogliamo offrire una riprova delle precedenti deduzioni cambiando di livello, e mettendoci perciò da un punto di vista psicologico e da un

Pagina 48

Le due vie

’individuazione dell’opera: tutto il resto è corredo culturale, non certo inutile, ma spettante a diverso livello, che è quello della collocazione dell’opera

Pagina 53

Le due vie

Dumézil a Propp e a Lévi-Strauss, possono illudere che, con eguali chiavi, si possa anche aprire la porta della poesia. Ma miti e racconti popolari

Pagina 61

Le due vie

’architettura fa parte indissolubile dell’architettura stessa; ma non è la struttura per cui si qualifica architettura-opera d’arte. Un’eguale struttura

Pagina 68

Le due vie

significante in un’unità significativa, unione inscindibile. Perciò nella musica si ha una fonetica, ed anche una fonologia, ma sui generis, in quanto che

Pagina 71

Le due vie

al pensiero greco, ma, per la concomitanza dell’idea del fato, non potè dar luogo ad un determinismo in senso stretto, che solo il perfezionamento

Pagina 75

Le due vie

Noi vediamo già, per quanto in un modo ancora impreciso, che l’identità, in ciò che essa è, non va lontano senza il fondo (Grund). Ma il principio di

Pagina 80

Le due vie

Il problema allora è, se un contrasto simile fra le due meccaniche abbia o no portato ad un conflitto col principio di identità: ma è chiaro che, non

Pagina 84

Le due vie

consecutio ma non rispecchia un nesso causale. Se si dice che tutti gli uomini sono mortali e che Socrate, come uomo, è mortale, la causa della mortalità

Pagina 87

Le due vie

produce. La forma, se rappresenta un che in più sul contenuto, e a questo di più spetta la responsabilità dell’arte, svaluta il contenuto: ma il contenuto

Pagina 9

Le due vie

Ma la reintegrazione metodologica che è postulata nella ricerca delle motivazioni, mira a sorprendere, nelle sue componenti antropologiche

Pagina 90

Le due vie

Abbiamo detto che la concezione dialettica della storia rappresentava la vivificazione del materialismo storico, ma dovremmo aggiungere che in nessun

Pagina 94

Cerca

Modifica ricerca